Le Grotte di Onferno si trovano all’interno della Riserva Naturale Orientata nel comune di Gemmano, a una trentina di km da Rimini, nella bellissima Valle del Conca, un luogo ideale dove trascorrere una giornata in perfetta armonia con la natura e alla scoperta del regno incontrastato dei pipistrelli.
Le Grotte di Onferno sono una delle più importanti grotte nel gesso in Italia, frutto di una lunga e lenta erosione, da parte delle acque di due piccoli rii del Monte Croce, che qui confluiscono e iniziano a scorrere per un tratto sotterraneo, di uno dei complessi carsici più importanti del paese; le Grotte inoltre custodiscono la più importante colonia di pipistrelli della regione, con ben 8000 individui di 7 specie diverse, tra cui il Miniottero considerato in via d’estinzione in tutta Europa..
Esplorate per la prima volta nel 1916 dallo speleologo Quarina, le Grotte di Onferno sono oggi sono percorribili e visitabili per buona parte del loro sviluppo. Il primo tratto lungo il torrente, è caratterizzato da gallerie con pareti verticali, modellate artisticamente dall’acqua; proseguendo si incontrano le più tipiche formazioni calcaree delle grotte di gesso; nel tratto successivo si raggiungono gli ambienti fossili, più asciutti e caldi e dove, a causa di crolli, si sono create sale più ampie, come la “Sala Quarina“. La temperatura costante e mite all’interno delle grotte, tra i 12 e 13 gradi, in contrasto con quella esterna più fredda, dà origine in inverno, a suggestive evaporazioni , che valsero al luogo il nome di “Castrum Inferni”, divenuto poi Onferno nel 1810 per volere del vescovo riminese Gualfardo, che non poteva tollerare un tale nome nella sua diocesi.
Tutta la Riserva è decisamente interessante, non solo per le grotte, ma anche per la presenza di una delle chiese più antiche del riminese, la Pieve di Santa Colomba, risalente al XII secolo, totalmente distrutta per i bombardamenti della seconda guerra mondiale. I resti della Pieve sono stati restaurati ed è il centro informativo per le visite alle grotte e alla riserva, ma anche innovativo Museo Multimediale, dove si svolgono molte attività didattiche e interattive per far conoscere questo territorio, la sua storia e le sue peculiarità ai visitatori. Inoltre la morfologia carsica di tutta l’area della riserva ha dato origine a microclimi diversi tra loro , con il conseguente insediamento di piante che solitamente non si trovano in unico luogo, qui è infatti possibile ammirare sia piante montane, come il tiglio selvatico o l’olmo montano, che quelle tipiche della macchia mediterranea, come il leccio o l’asparago pungente.
Una visita alle Grotte di Onferno è non solo un’esperienza unica, ma anche varia in base al periodo dell’anno, proprio per la presenza dei pipistrelli e della flora così unica.
Visitare le grotte è possibile durante tutto l’anno, ma solo con la guida del personale esperto che sarà a disposizione dei visitatori fin dal primo momento informativo nel centro naturalistico e museo della Pieve di Santa Colomba, da dove la visita ha inizio; si prosegue poi su un sentiero in discesa che attraversa il bosco e da 300 mt di altitudine arriva fino a 196 mt, qui si accede ad un vero e proprio canyon sotterraneo, decisamente suggestivo e ci si inoltra nella grotta, nella parte percorsa dal torrente che l’ha creata. La grotta si sviluppa per 700 mt, con un dislivello di circa 64 mt e una profondità di 70 mt, ma non è tutta percorribile, infatti il percorso turistico comprende solo 350 mt, mentre le sale laterali, il secondo e terzo livello della grotta sono interdetti alla presenza umana. Questo percorso prevede appunto il passaggio del primo tratto lungo il torrente e la visita della “Sala Quarina“, detta anche “Sala dei Mammelloni”, per la volta impreziosita da regolari protuberanze coniche, dette appunto mammelloni; questa sala è la nursery di migliaia di pipistrelli in estate, per questo il breve tratto che la comprende è percorribile solo in inverno, rendendo così possibile visitare integralmente le Grotte, attraversandole dall’ingresso basso a quello alto.
La riserva si raggiunge dall’autostrada A14 uscendo al casello Rimini Sud, si prosegue sulla Strada Provinciale 31 per Coriano, dove si prende la SP 18 in direzione Gemmano, da qui si seguono le indicazioni turistiche per Grotte di Onferno.
La visita ha una durata di 90 minuti circa, gli orari sono diversi in base al periodo dell’anno, ma essendo limitata a un numero di persone è sempre consigliabile prenotare; oltre alla grotta si visitano anche il Museo Naturalistico e il Giardino Botanico. Per la visita in grotta è consigliato abbigliamento comodo, scarpe da trekking o stivali con suola tassellata, un giacchetto impermeabile leggero data la temperatura costante in grotta, mentre il caschetto con illuminazione viene fornito nel punto visita.
Per gruppi di almeno 15 persone è possibile organizzare tutto l’anno visite personalizzate. Per le Scuole e i Centri Estivi è possibile scegliere tra diverse proposte di educazione ambientale a tariffe agevolate.
Per conoscere il costo d’ingresso alle grotte e prenotare telefona o consulta la pagina Facebook.